mercoledì 8 novembre 2017

Ecobonus 2018, nuove detrazioni


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Alcune novità interessanti, confermate le detrazioni fiscali per l’efficientamento energetico, ma con alcune riduzioni dello sconto.




La manovra 2018 approvata dal governo verrà discussa ed emendata dal Parlamento, ma possiamo anticipare le novità che riguardano le detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici.

Confermato il bonus energia al 65% per la riqualificazione degli edifici, ma viene rimodulato l'incentivo per la sostituzione degli infissi, caldaie a biomassa e a condensazione che passano al 50%

Condivisibile  la ratio che tende ad adeguare l'incentivo all'effettivo risparmio energetico ed alla diminuizione di emissioni di CO2 nell'ambiente.

Sin'ora gli italiani hanno che hanno beneficiato degli incentivi fiscali si sono orientati sul costo minore (infissi e caldaia a condensazione) che però sono le voci che fanno risparmiare di meno rispetto agli altri interventi.


Per ottenere un risparmio energetico significativo è necessario coibentare tutto l'involucro edilizio.

Il grafico che segue dimostra che la coibentazione di solai e coperture (tetto ventilato) e delle pareti col cappotto termico contribuiscono per il 54,5% , mentre le caldaie a condensazione contribuiscono per il 24%, e gli infissi contribuiscono per il 5,9%.



Confermata dunque la detrazione fiscale del 65% sugli interventi importanti come il cappotto termico ed il tetto ventilato che assicurano un effettivo risparmio energetico.

Novità importante è il sisma bonus che prevede una  detrazione del  100%  per la diagnosi sismica degli edifici.

Altra novità è la detrazione del 50% sull'Iva pagata per chi acquista dal costruttore una casa in classe energetica A o B.





Confermato il Bonus mobili 2018 ed elettrodomestici con detrazione del 50% per una spesa massima di 10.000 euro ma solo se l'acquisto è a seguito ristrutturazione.



Altra misura importante, ma ancora allo studio, riguarda la cessione dei crediti d’imposta: la possibilità di cedere il credito d’imposta corrispondente al bonus energia ai fornitori e alle banche, riservata ai contribuenti che non hanno la possibilità di applicare la detrazione in dichiarazione dei redditi, è stata introdotta dalla Stabilità 2016 e ampliata dalla Manovra Bis 2017 (dl 50/2017). Inizialmente, era previsto che il credito si potesse cedere solo ai fornitori, poi è stata introdotta la possibilità di effettuare l’operazione anche con le banche. Fino ad ora, però, la cessione del credito è possibile (fino al 2021) solo per i lavori effettuati sulle parti comuni degli edifici e per il sisma bonus. L’ipotesi è quella di estenderla anche agli interventi di riqualificazione energetica che riguardano i singoli appartamenti.


La norma sarebbe accompagnata da una possibilità di finanziamento legata ai lavori di efficientamento energetico. In pratica, si pensa di creare un’apposita sezione all’interno del Fondo nazionale per l’efficienza energetica per fornire le garanzie sui prestiti per questi lavori.


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